Sebbene si narri che i cinesi abbiano tenuto segrete le loro tecniche di fabbricazione della carta, poco poterono fare per fermarne la diffusione. Nel VII secolo, la fabbricazione della carta si era diffusa in Corea e in Giappone, e nell'ottavo secolo (attraverso la via della seta) si era fatta strada nel mondo islamico, dove le prime cartiere (l'innovazione più significativa nella tecnologia di fabbricazione della carta da quando gli stampi sono stati impiegati poco dopo l'era di Cai Lun) sono noti per essere stati utilizzati per rendere il processo più efficiente e quindi più redditizio come industria principale.
Si dice anche che il mondo arabo sia stato molto riservato quando si è trattato della metodologia dei suoi processi di fabbricazione della carta. Forse per questa ragione, il processo non fu prevalente in Europa fino a qualche secolo dopo la sua introduzione nel mondo islamico.
Nonostante il loro ritardo, gli europei si sono dimostrati capaci amministratori dell'arte della fabbricazione della carta. Tanto che, in effetti, è stato nell'Europa del XIX secolo che le moderne tecniche di fabbricazione della carta hanno messo le radici per la prima volta nella forma di macchine per la fabbricazione della carta più sofisticate. I dispositivi (il più importante dei quali era la macchina Fourdrinier di Londra, che ha ottenuto un brevetto nel 1801, e rimane la base per la stampa più moderna) sono stati in grado di creare nastri di carta continui che potevano essere successivamente tagliati in singoli fogli.